Imprese di trasporto pubblico al Tar contro la riforma dei bus in Puglia

Le Imprese di trasporto pubblico fanno ricorso al Tar contro la riforma dei bus in Puglia. Entro il 30 giugno avrebbero dovuto essere rinnovati gli affidamenti. Le norme europee sono state violate e Anav e Asstra protestano per i conti. La riforma voluta dall’assessore regionale Gianni Giannini non piace e viene attaccata dalle imprese di trasporto. Per via dell’emergenza Covid la riforma è stata rinviata di un anno, ma le associazioni di categoria che raccolgono gli operatori pubblici e privati, Asstra e Anav, hanno impugnato la delibera di giunta al Tar.

Gare d’appalto rinviate di un anno

Nella delibera lo scorso dicembre la Regione ha approvato il quadro dei costi standard e dei servizi minimi. Questi dovevano essere la base per le gare d’appalto dei trasporti su gomma che si sarebbero dovuti svolgere entro giugno. Invece le gare d’appalto sono state rinviate di un anno. Ancora non è stata fissata l’udienza sui due ricorsi e devono essere discussi ancora alcuni aspetti della delibera che impedisce l’affidamento del servizio che attualmente svolge il consorzio Cotrap. Giuseppe Vinella, presidente del Cotrap, ha detto che piano dei servizi minimi deve essere rifatto per intero.

Proteste contro la riforma dei bus in Puglia

Niente sarà più come prima dopo l’emergenza Covid e con le misure sul distanziamento sui bus non possono salire più di 22-24 persone. Il presidente ha detto che non ci sono né mezzi né uomini che possono garantire le corse fondamentali. Ecco che gli enti pubblici devono tenere conto della situazione attuale e fare un ragionamento adeguato. Il piano precedente prende come spunto i ricavi da traffico del passato, ma ad oggi sono scesi a zero. Tutto questo non è colpa di nessuno, quindi l’ente pubblico deve compensarli se non vengono realizzati.