Bari, compagnie teatrali senza lavoro per il Covid

Con la chiusura di tutti gli spazi per gli spettacoli le compagnie teatrali a Bari stanno attraversando un momento molto difficile. A causa del Covid, infatti, i teatri sono chiusi, ma il paradosso è che i centri commerciali sono aperti. La situazione continua a peggiorare, perché molto presto non ci saranno più compagnie che potranno pagare l’affitto dei laboratori e saranno tutti a spasso. A parlare della difficile situazione è il Premio Ubu e Duse (2014) Licia Lanera, anche lei in difficoltà con la sua compagnia di Bari, a causa della crisi scatenata dalla pandemia. E’ però urgente la necessità di avere spazi convenzionati, visto che non può affrontare più le spese per l’affitto.

La Lanera in difficoltà con la sua compagnia

Anche la sua compagnia, come tante altre compagnie teatrali a Bari, è dunque arrivata al limite. Per la Lanera è diventato insostenibile pagare affitti e utenze, per questo urge la necessità di avere degli spazi convenzionati, anche condivisi, per poter andare avanti fino alla ripresa. Ma l’attrice ha anche ribadito che tutto potrebbe cambiare se si riaprissero i teatri. Le compagnie vivono con gli spettacoli e per loro sono una estrema esigenza. Secondo l’attrice è assurdo tenere i centri commerciali aperti e i teatri chiusi, questo è un affronto per tutte quelle persone che come lei vivono di questo.

Apertura per le compagnie teatrali

Secondo la Lanera le condizioni per riaprire i teatri ci sono e ad esempio, proprio al Bellini, che ha una capienza di mille posti, si possono recuperare 200 posti per tenere tutti lontani. Quando c’è stata la riapertura dopo il primo lockdown la gente accedeva con le mascherine e venivano rispettate le distanze. Invece, nei centri commerciali la gente arriva a massa e tocca tutto, il che è molto peggio. La soluzione è far riprendere le attività alle compagnie teatrali e dare a tutte la possibilità di poter lavorare, nel rispetto delle restrizioni.