Assorbenti in Puglia, scoppia la polemica

La questione degli assorbenti in Puglia sta facendo molto discutere. Una studentessa della provincia di Lecce ha pubblicato sui social di non aver potuto acquistare in un supermercato gli assorbenti dopo le 18. Il post della giovane è diventato virale e la vicenda è salita alla ribalta nazionale. Il motivo per cui il cassiere al supermercato le aveva impedito di acquistare gli assorbenti era dovuto alla misura riportata nell’ultima ordinanza della Regione, che permetteva di vendere dopo le 18 solo prodotti alimentari o di prima necessità. Poiché gli assorbenti non erano nella categoria dei beni di prima necessità, non potevano essere venduti.

La regione fa chiarezza sulla questione degli assorbenti in Puglia

La ragazza, dopo il rifiuto irremovibile del cassiere, è tornata a casa e si è sfogata sui social. L’episodio risale a martedì 30 marzo e si è verificato in un supermercato di Collepasso, in Salento. Da alcuni giorni sui social è salita l’indignazione verso il provvedimento, ma per evitare confusione, la regione ha chiarito la questione e ha aggiornato le FAQ presenti sul sito riguardanti l’ultima ordinanza. Nella domanda n. 16 viene chiesto se si possono acquistare gli assorbenti nei negozi di generi alimentari dopo le 18. La risposta è affermativa, e viene specificato “data la loro specifica funzione”, l’importante è che vengano venduti entro l’orario della chiusura ordinaria.

La vicenda alla fine ha avuto un esito positivo

Il racconto della ragazza sui social ha scatenato un vespaio di polemiche e ha fatto diventare la questione degli assorbenti in Puglia un caso nazionale. La giovane abita a poca distanza dal supermercato e quando le è stato impedito di acquistare gli assorbenti è caduta dalle nuvole. La sua indignazione l’ha portata a rendere pubblica la vicenda, che alla fine si è risolta con il chiarimento da parte della regione. Con questo chiarimento tutte le donne sanno che potranno acquistare assorbenti fino a prima della chiusura e nessun cassiere si potrà rifiutare di venderli.