Nonostante gli sforzi per mettere insieme i fondi per il Psr Puglia, il progetto non decolla. A ben poco sono serviti i fondi stanziati per l’Europa. C’è il rischio che a fine anno non si sia concluso nulla.
Prs Puglia non decolla, i giovani non sono interessati ai progetti
Il Programma di sviluppo rurale non decolla, nonostante tutte le lotte per riuscire ad avere i fondi, Il rischio è che a fine anno i fondi europei non siano stati spesi, in tal caso vanno restituiti. Nei dati Agea, la Puglia resta maglia nera e Fitto, l’europarlamentare di Fratelli d’Italia, s’indigna: «E’ molto probabile, anzi quasi certo, che per il terzo anno consecutivo non riuscirà a spendere le risorse messe a disposizione». Sempre Fitto ribadisce: «La Regione spera forse che la Commissione Europea sarà ancora una volta benevola e concederà la terza proroga? È questa la strategia che si pensa di mettere in atto? Perché altrimenti è difficile spiegare come mai al 31 agosto scorso la Puglia registra un avanzamento della spesa sulla dotazione complessiva pari al 47,39%, una percentuale notevolmente inferiore sia alla media nazionale al 64,13% che a quella delle Regioni del Sud al 58,97%». Prosegue evidenziando le lacune «Non solo, la Puglia è ultima, con un preoccupante 0,00% di avanzamento della spesa dell’anno d’impegno 2018 (regola dell’N+3), rispetto alla media nazionale del 74,81% e delle Regioni del Sud pari al 55,16%».
Si dovranno restituire i fondi del Programma di sviluppo rurale?
Se il Psr Puglia resta fermo, i fondi tanto sudati dovranno ritornare al mittente. La Puglia aveva raggiunto il target, a luglio, aggiudicandosi i primi due slot temporali imposti dall’Unione Europea. Sono poi insorte nuove problematiche, per lo più per motivi legati alle pratiche, spesso non completate dagli agricoltori. I finanziamenti per ora ricevuti sono i seguenti:
- Misura 4 (Investimenti in immobilizzazioni materiali) che registra una spesa sostenuta di solo quota Feasr di euro 113.017.417,30
- Misura 6 (Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese) che finanzia i giovani che si volevano insediare con nuove imprese agricole
Sempre Fitto denuncia che ci sono troppi intoppi burocratici, che c’è sfiducia degli operatori del settore e che proprio a seguito della pandemia la regione non può cedere così facilmente. Inoltre lancia un allarme: «Se le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea per i giovani agricoltori non sono utilizzate vuol dire che l’agricoltura in Puglia non ha futuro».