Vaccino per 14enne fragile, il tribunale autorizza anche se il padre no vax nega il consenso

La madre di un ragazzino affetto da svariate patologie potrà farlo vaccinare anche se il padre non vax ha negato il consenso. E’ quanto ha deciso il tribunale di Brindisi, che ha autorizzato la madre a far fare il vaccino per 14enne fragile, anche se il padre non vuole, come da pianificazione della campagna vaccinale. Il trattamento era stato consigliato dai medici della Asl, ma il padre del ragazzino si era opposto. Così la donna ha fatto ricorso al tribunale per capire se poteva fare il vaccino al figlio anche senza il consenso del padre. E così è stato, la donna ha vinto il ricorso e potrà fare vaccinare il figlio come le era stato consigliato dai medici.

Autorizzato il vaccino per 14enne fragile

I medici della Asl avevano detto infatti alla donna che non c’era alcun rischio per il figlio, sarebbe invece stato in grave pericolo se fosse stato contagiato. La decisione urgente chiesta al Tribunale riguardo il vaccino per 14enne fragile ha trovato la risposta tanto attesa grazie al presidente Alfonso Pappalardo. I genitori del ragazzino stanno per divorziare, e da qui la necessità di avere un parere urgente per la donna, visto che non poteva avere più dalla sua parte il marito, considerata la situazione. Nell’ordinanza c’è scritto che, nella vaccinazione, essendo impossibile cercare il rischio zero, va fatta una valutazione rischio -beneficio.

Per il 14enne il vaccino rappresenta un beneficio

I giudici ha detto, in base a questo caso specifico, e sulla base della consulenza, che la valutazione del rischio beneficio è favorevole al beneficio per i soggetti che sono ancora più piccoli di età del 14enne. A rafforzare la valutazione di carattere generale è il rischio di forme complicate e gravi di Covid 19, soprattutto nel caso di situazioni particolari di salute, come quella del ragazzino in questione. Il consulente ha asserito che se si dovesse attendere una valutazione anche sulla frequenza di eventi avversi a lungo termine prima dell’immissione di un qualsiasi farmaco in commercio, la scienza sarebbe stata paralizzata.