Disagi per minori e giovani in Puglia, lo dice il rapporto di ‘Save The Children’

Nella XII edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio pubblicata da ‘Save The Children’ sono emersi disagi per minori e giovani in Puglia. E’ stato appurato che nella regione esiste una tasso di povertà abbastanza elevato, sia nell’ambito dei minori che dei giovani Neet, che sono coloro che non frequentano la scuola, non hanno un lavoro e non lo cercano. Dal rapporto è stato evidenziato come le differenze e la povertà nella regione siano molto profonde, e sin dalla più tenera età vengono sperimentate. In Puglia meno di un bambino su 10 può disporre di asili nido o servizi integrativi che i comuni finanziano.

In Puglia enormi disagi per minori e giovani

Con il rapporto di ‘Save The Children’ è stato lanciato un vero e proprio allarme per i disagi per minori e giovani in Puglia. Dai dati del rapporto è stato evidenziato che la spesa media pro capite nella regione per ogni bambino sotto i 3 anni è di 408 euro. Questo dato va in discesa nelle regioni ancora più a sud come in Calabria, che diventa 149 euro, mentre nel nord Italia, come per esempio a Trento passa a 2.481 euro. E’ chiaro che le diseguaglianze a livello nazionale sono enormi, e non solo nella prima infanzia, ma anche nell’età della crescita. Ad usufruire del tempo pieno nelle classi della scuola primaria nel nostro Paese sono solo il 36,3%.

Per bambini e giovani bisogna fare di più

Nelle province pugliesi quella meno virtuosa è Bari, e infatti solo il 15,2% dei bambini usufruisce del tempo pieno. Per quanto riguarda i Neet, l’Italia conta la percentuale più alta in Europa. Sono tantissimi i giovani che non studiano, non hanno un lavoro e non svolgono neanche formazione. Si tratta di giovani che non dispongono di condizioni ideali per contribuire allo sviluppo del Paese attivamente. La dirigente di Save The Children ha detto che i luoghi dove mancano educazione e povertà diventano terreno di attrazione per le risorse delle mafie organizzate.