E’ allarme a Bari per i veleni negli sgambatoi per cani

Nel capoluogo barese sono giunte diverse segnalazioni per la presenza di veleni negli sgambatoi per cani, sia attraverso i social che nei gruppi dedicati agli animali, ma anche le autorità le hanno ricevute. Una delle ultime segnalazioni che è stata fatta da un medico veterinario al Comune di Bari è quella di un gatto, morto probabilmente per avvelenamento. Il medico ha trovato il felino morto in via Fiorino, nel quartiere Libertà, ed è stato analizzato in un laboratorio per scoprire la causa della morte. Il sindaco Antonio Decaro nel frattempo ha emanato una nota in cui invita ad affiggere informazioni su eventuali esche avvelenate presenti nella strada.

A rischio anche i randagi con i veleni negli sgambatoi per cani

Mentre la polizia ha affermato che farà dei controlli mirati, l’Amiu ha detto che provvederà a bonificare l’area. Purtroppo, però, emergono nuovi modi di fare violenza sugli animali, come quella di mettere i veleni negli sgambatoi per cani, dove i proprietari possono lasciarli liberi gli animali liberi di giocare senza guinzaglio. In tutti i quartieri della città di Bari vi sono delle aree create ad hoc dal Comune e purtroppo si sono verificati due episodi a Largo 2 giugno. La paura è che questo modo di fare violenza aumenti, come è sempre più diffusa l’abitudine di usare forti antiparassitari o zolfo agli angoli delle strade o nei pressi di esercizi commerciali.

Gli animali a rischio intossicazione per i veleni

Il motivo per cui vengono usati questi forti parassitari è quello di impedire al cane di urinare nelle vicinanze, ma se l’animale lo fa rischia veramente di intossicarsi e di morire. Molti cani e gatti randagi trovano la morte in questo modo, ignari di quello che stanno annusando mentre urinano. Infine, si dovrebbe provvedere a circoscrivere la zona dove un cane o un gatto vengono avvelenati, analizzare il veleno e bonificare l’area. Ma tutto questo accade raramente e gli animali continuano a morire. Anche nel caso degli sgambatoi, poiché la maggior parte sono sprovvisti di telecamere, i malviventi possono agire indisturbati e causano la morte di tanti animali senza essere puniti.