Green Pass per visite ambulatoriali in Puglia

In una circolare della regione Puglia si legge che in tutta la regione viene richiesto il Green Pass per visite ambulatoriali. Una sorpresa, visto che finora era stato detto che anche se era chiesto per ristoranti, cinema, mezzi pubblici, uffici pubblici, per l’ospedale non sarebbe stato necessario. Un vero controsenso, se si considera che si parla di cure per tutti, ma applicando la richiesta del documento verde è chiaro che non è affatto così. A confermare quanto sta accadendo è una circolare del 6 gennaio, che il Dipartimento della Salute ha inviato a tutte le asl, ospedali, cliniche private, enti di ricerca.

Richieste differenti per il Green Pass per visite ambulatoriali

La richiesta del Green Pass per visite ambulatoriali viene però gestita in modo diverso da ciascun ospedale. Alcuni chiedono il documento rafforzato, altri tampone molecolare, altri ancora green pass rafforzato più tampone, sempre per eseguire le visite ambulatoriali. A complicare le cose è il fatto che nulla viene detto al paziente di cosa deve fare, e non ci pensa né la regione Puglia, né la struttura ospedaliera e neanche il cup che si occupa delle prenotazioni. Un fattore da considerare è anche quello che coloro che vanno adesso a fare le visite sono appuntamenti presi lo scorso anno, o anche prima, visto che in Puglia ci sono liste d’attesa di almeno due anni.

Attese lunghe e poca informazione

Succede quindi che coloro che non hanno il Green Pass rafforzato, non sapendo che devono fare il tampone, non vengono accettati, e vengono quindi rimandati a casa, così devono attendere altri due anni per fare la visita. Un grande caos, generato dalla non corretta diffusione delle informazioni, lacuna che permane e continua a complicare le cose ulteriormente. Anche per le visite urgenti avviene la stessa cosa, e dunque la situazione sta diventando insostenibile. Per risolvere la situazione, basterebbe informare i pazienti su cosa serve per fare la visita.