Da quanto emerge da una analisi della quota rosa nello sport in Puglia si evince una netta disparità con il Nord, dove cresce velocemente. Il solo vertice rosa nella regione era quello del Tennistavolo (Fitet), guidato da Elvira Gattulli, scomparsa qualche mese fa. Anche la Ginnastica, in cui la maggior parte sono donne, è diretta da un uomo. In compenso, nella giunta esecutiva del Coni Puglia, ci sono più donne, fra cui Marinella Falca, Serafina Grandolfo, Francesca Rondinone, una speranza per il futuro. A velocità diversa crescono invece i numeri di coloro che vogliono praticare sport. Nell’ultima analisi del 2019 era emerso che le donne in Italia che praticano sport sono circa 17 milioni 960mila.
Troppo bassa la quota rosa nello sport in Puglia
La quota rosa nello sport in Puglia rimane preoccupante anche in questo ambito, e i numeri delle sportive non arrivano a pareggiare quelli maschili. Delle casalinghe solo l’8.9% pratica sport, il 4.4% in modo saltuario, il 31.1% pratica qualche attività fisica e il 55.5% non si muove da casa. I dati 2019 dicono che al primo posto in Italia c’è la pallavolo, con 331.843 atleti di cui il 77% è composto da donne. A seguire c’è il tennis, con campionesse del calibro di Flavia Pennetta e Roberta Vinci. Nel tennis le tesserate sono ben il 33%. Terza in classifica è la ginnastica, mentre il due per cento di atlete è nel pallone.
Bisogna aumentare le donne nello sport
Non è più possibile rinviare e bisogna colmare questo divario delle quote in Puglia. Immacolata Siressi, originaria di Santeramo, ex azzurra e scudettata, è la sola donna pugliese in serie (A1) della pallavolo. Da oltre dieci anni la Siressi indossa casacche nordiche, ma ora è a Perugia, dove gioca in difesa, il che le permette di dare il meglio di sé anche se con l’età è più avanti della altre. La Siressi ha detto che rispetto al passato sono diminuite le distanze fra uomini e donne, tuttavia nel femminile non ci sono contratti di rilievo come in ambito maschile.