Omicron in Puglia continua a propagarsi senza sosta, oltre 1000 positivi in una settimana

Da quanto emerso dall’ultimo  rapporto dell’Istituto Superiore della Sanità, è evidente come la variante Omicron in Puglia continui a galoppare e a diffondersi sempre più, tanto che in una settimana si sono registrati oltre 1000 positivi su 100mila abitanti. In realtà, è da due settimane circa che i contagi sono in costante aumento, ma questa settimana ha sfondato i 100mila casi, determinando un peggioramento della situazione sanitaria. In pratica, i numeri sono passati da 694 casi ogni 100mila agli attuali 1.060, determinando una crescita rapidissima in pochissimo tempo. Rispetto a due settimane fa, infatti, i casi Covid sono praticamente raddoppiati.

La variante Omicron in Puglia in costante aumento

I casi di variante Omicron in Puglia, secondo quanto emerso dall’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore della Sanità, nella settimana dal 25 febbraio al 3 marzo erano 564,5 ogni 100mila abitanti, mentre nella settimana dall’11 al 17 marzo sono saliti a 1.060. Nell’ultima settimana il virus ha quindi accelerato la sua corsa e ha stabilito la percentuale di casi al 19,5%. In terapia intensiva la percentuale dei ricoverati è del 5,3%, e si attesta al di sopra di 5 punti rispetto alla media nazionale. Rispetto a un anno fa, confrontando i dati del 19 marzo 2021 e quelli del 19 marzo 2022 verificatisi in Puglia, si è registrato comunque il 67,6% in meno di pazienti ricoverati.

Ad oggi  i ricoverati sono molto meno

Sono infatti 598 rispetto a quelli dello scorso anno che erano 1844. In terapia intensiva oggi ci sono 28 persone, mentre lo scorso anno erano 214, quindi c’è stata una riduzione dell’87%. Inoltre, bisogna considerare che gli attuali positivi in Puglia attualmente sono oltre 100mila, ma sono molto meno di quanto ve ne erano lo scorso anno. Da una rapida indagine condotta dall’Iss e dal ministero della Salute in collaborazione con i laboratori regionali e la Fondazione Bruno Kessle, il 7 marzo scorso in Italia la variante Omicron era quella dominante, con il 99,9% dei casi e con il sottolignaggio BA.2 riscontrato in quasi tutte le regioni.