Fotovoltaico sui tetti delle imprese agricole, stanziati in Puglia 1,5 miliardi di euro

Stefano Patuanelli (M5S), ministro delle Politiche Agricole, ha firmato il decreto per finanziare l’installazione del fotovoltaico sui tetti delle imprese agricole. Si tratta del decreto sul parco Agrisolare previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che permetterà di stanziare in Puglia 1,5 miliardi di euro. Il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura a Montecitorio, ha sottolineato che questa è una grande occasione per le imprese agricole e zootecniche della Puglia che darà modo loro sia di ridurre enormemente il costo dell’energia e anche di riqualificare le strutture. Dunque, imprenditori agricoli, singoli e associati, potranno avere il fotovoltaico sui tetti dei fabbricati.

Occasione importante il fotovoltaico sui tetti delle imprese agricole

L’Abbate ha aggiunto che grazie al finanziamento verrà anche rimosso e smaltito l’amianto dove è ancora presente, e i tetti saranno isolati termicamente, ma verranno anche realizzati sistemi di aerazione che faranno stare meglio gli animali. Il provvedimento per l’installazione del fotovoltaico sui tetti delle imprese agricole è molto atteso dal comparto primario e verrà incontro alle esigenze delle imprese per raggiungere l’obiettivo della economia circolare, che preserverà il suolo che verrà destinato alla produzione agricola e poi anche ad altro. Il deputato ha anche detto che 600 milioni di euro, pari al 40 per cento delle risorse complessive, è destinato a finanziare progetti nelle regioni del Mezzogiorno, come il PNRR ha previsto.

Sarà fino al 50 per cento l’agevolazione

Il deputato l’Abbate ha anche aggiunto che l’agevolazione per l’installazione del fotovoltaico in Puglia per sarà pari al 50 per cento. Tuttavia, potrà essere incrementata del 20 per cento se la richiesta viene fatta da giovani agricoltori o da agricoltori che si sono insediati nei precedenti cinque anni. Potranno ottenere la maggiorazione anche gli investimenti collettivi, come impianti di magazzinaggio che vengono usati da un gruppo di agricoltori o impianti di condizionamento dei prodotti agricoli per la vendita, e anche per investimenti in zone sottoposte a vincoli naturali. Si potrà anche ottenere l’erogazione del 30 per cento della domanda di contributo in anticipo.