Si terrà venerdì 8 aprile la manifestazione contro l’inquinamento elettromagnetico

Il referente regionale per la Puglia di Alleanza Italiana Stop Giancarlo Vincitorio ha presentato la manifestazione contro l‘inquinamento elettromagnetico che si svolgerà a Roma venerdì 8 aprile in piazza del Pantheon. Vincitorio ha detto che si è verificato un aumento pazzesco della potenza irradiante delle antenne anche di tecnologia 4g, 5g e wi-fi e quindi bisogna fermare questo inquinamento. Vincitorio ha detto che quanto sta succedendo in Puglia è un vero disastro, e che non è affatto vero che si tratta di progresso tecnologico. I nuovi impianti che si stanno autorizzando sono ancora più potenti di quelli esistenti e secondo il referente regionale vanno a creare campi elettromagnetici dannosi.

Protesta contro l’inquinamento elettromagnetico a Roma

La produzione di alcuni emendamenti al Ddl Concorrenza innalzeranno le soglie di irradiazione delle antenne da 6 a 61 V/m. Vincitorio ha sottolineato che se ci esponiamo a livelli così inquinanti aumentano anche i rischi per la salute. Per questo bisogna opporsi e ha invitato cittadini ad unirsi alla manifestazione contro l‘inquinamento elettromagnetico che si terrà a Roma l’8 aprile. Il referente ha anche aggiunto che in Puglia sono state condotte varie battaglie, in particolare nei comuni in cui la negligenza delle amministrazioni pubbliche ha fatto installare impianti irradianti nelle vicinanze di case, scuole e strutture sanitarie.

L’8 aprile si terrà la manifestazione

Vincitorio ha dunque incitato i pugliesi a partecipare alla manifestazione contro l‘inquinamento elettromagnetico dell’8 aprile, oppure ad aderire alla protesta. Si tratta di un vero e proprio appello per non far calpestare i propri diritti a vivere in un ambiente con meno inquinamento e a non essere esposti a troppi rischi. Gli emendamenti al Ddl Concorrenza causano l’aumento di 110 volte degli attuali valori irradianti, e generano l’eliminazione del criterio di minimizzare l’abolizione dei Piani Antenne, il rischio sanitario ambientale, l’esautorazione dei poteri di comuni e Arpa. Inoltre, arriveranno ad espropriare la proprietà privata per installare ovunque le antenne.