Gallipoli: l’Osteria, 18 locali in Italia e all’estero popolari e onesti

“Il giro del mondo in 80 piatti” potrebbe essere il titolo da assegnare al background professionale di Lucia Mazzullo, 47 anni, e una vita con le mani in pasta. Lucia è stata un po’ ovunque per motivi professionali, <<anche in Giappone e ai Caraibi>>, racconta, e si trovava nella Repubblica Domenicana prima di tornare a causa del Covid in Italia dopo il primo anno di lockdown. Ora, in virtù dell’incontro con Flavio Bernardo, ideatore del format “L’Osteria – ristorazione per passione” (Flavio era un cliente di Lucia oltroceano), sarà il supervisore dei locali di Gallipoli e Malta: 2 dei 18 appartenenti alla catena. <<La prima Osteria ha aperto nel 2008 in Sardegna. Successivamente nel 2018 c’è stata l’espansione. L’obiettivo imprenditoriale è sublimare la cucina di famiglia, la vera cucina italiana, quella che non si piega alle mode insomma>>, spiega Lucia, personalità tosta ai fornelli e conscia dei suoi solidi studi in ambito food. Lucia, infatti, può vantare esperienze come l’essere stata Tutor presso la scuola del Gambero Rosso a Catania e una lunga carriera in qualità di consulente della ristorazione. Per intenderci, è lei quella che revisiona i menu e i conti degli altri, formazione del personale annessa.  Non solo dei locali, dunque, di cui ora si troverà a capo in una spola settimanale Malta – Gallipoli che a lei non spaventa, poiché del viaggio e dei melting pot ne ha fatto la sua roccaforte. <<Io preparo i piatti, le ricette, faccio i controlli>>, dice questa wonder woman sicula, ma cittadina del mondo e che ama le brigate al femminile. In Salento, ad affiancarla, difatti, ci sarà un’altra donna, Francesca Destro, siciliana pure lei.

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Lucia ha il coltello dalla parte del manico per triturare verdure di stagione e qualsivoglia stereotipo confezionato fino a ora sulle donne in cucina le quali se tra le mura domestiche combattono contro una sorta di sessismo benevolo: “Fallo tu, perché sei donna e lo fai meglio”; al contrario nelle cucine professionali si devono imporre al fine di non farsi surclassare dai colleghi. Ms. Mazzullo, tuttavia, comanda la scena per capacità manageriali. Trasuda poi energia fisica e notevoli attitudini multitasking solo a sentirla parlare, ragion per cui trascende quanto detto sulle chef. Anzi, va proprio oltre la diatriba asserendo di fatto che quello a contare, in primis, è il sapere e ovviamente una formazione costante per ottenerlo. <<Sono un perito chimico, il sentimento è arrivato ai tempi dell’università. Amavo cucinare per gli altri e girovago tra i mercati rionali alla ricerca di prodotti genuini. Da sempre, inoltre, sperimento la commistione tra cucine regionali, basta pensare al fatto che mia madre è sarda e mio padre è siculo. Dulcis in fundo, lavoro in Puglia, bensì con un occhio puntato alle cucine internazionali>>, afferma la professionista che sfoggia il suo know-how pronto ad ammaliare villeggianti e non da aprile fino a ottobre circa. In tal senso, bisogna specificare che il gruppo l’Osteria stabilisce un’apertura stagionale per 10 punti e annuale per gli altri 8. A breve alzeranno le saracinesche le nuove locande di Sirmione e Saint-Vincent. <<E’ inutile girarci attorno – ammette Lucia – la gestione periodica è una decisione presa anche a causa della crisi post Covid. In aggiunta, possiamo dire che rappresenta una forma di rispetto per il cliente, per l’ambiente e le materie prime. Lavorare ecco solo in alcune stagioni ci consente di non lesinare sul valore dei piatti>>.

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Dall’Osteria Gallipoli assicurano insomma alimenti freschissimi e provenienti dai mercati locali quasi al 100%. La carta cambierà almeno un paio di volte e renderà onore ai frutti di questa terra: dal pesce ai legumi, dal grano agli ortaggi. Via libera, pertanto, alle paste fresche, alle orecchiette alle cime di rapa, tubetti fagioli e cozze, ai piatti a base di seppie e alle gran fritture con farina di riso adatta per i celiaci. E se da una parte il posto vuole sposare la tradizionalità dei luoghi dove si trova e, quindi, di conseguenza, l’artigianalità di certi sapori; dall’altra non disdegna partnership industriali del calibro di Pasta De Cecco e Heineken. Attenzione particolare va posta alla filosofia zero sprechi della società. <<Il brodo vegetale lo posso fare grazie alle bucce delle verdure, – asserisce Lucia – bisogna imparare a ottimizzare le materie, perfino quelle che non consideriamo particolarmente nobili>>. 

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Non vi resta allora che, alla stregua di quanto si fa con i mappamondi, chiudere gli occhi e lasciare cadere il dito a caso su una delle location menzionate sul sito principale dell’azienda. Chissà, magari potrebbe essere la vostra prossima meta estiva alla ricerca di gusti pop e cosmopoliti. 

Veronica Otranto Godano

L’Osteria Gallipoli
Riviera Nazario Sauro, 41, 73014 Gallipoli LE
346 328 4778
erbab5@hotmail.com
Ig: losteriagallipoli