Riduzione delle iscrizioni a scuola, in Puglia oltre 10 mila in meno

La comunicazione delle iscrizioni a scuola nella regione Puglia alle organizzazioni sindacali ha fatto scattare l’allarme della Cgil. Pare che sia notevole la riduzione delle iscrizioni a scuola in Puglia per l’anno scolastico 2022/2023. Infatti, le iscrizioni in meno previste a livello regionale sono ben 10.577. Il calo è consistente nelle province di Bari e Bat, dove è pari al -3.747, ma non va meglio neanche nelle altre province. Sono 1.031 iscrizioni in meno a Brindisi, 1.600 a Foggia, 1.915 a Lecce e 1.514 a Taranto. Dalla Cgil Puglia hanno detto che in poco più di 5 anni la scuola pugliese da 600.000 iscrizioni è passata a 540.000.

Un problema grave la riduzione delle iscrizioni a scuola

L’Istat ha sottolineato che la pandemia causerà ulteriormente la riduzione delle iscrizioni a scuola, e lo dimostra anche il fatto che nel 2021 i nati della popolazione residente sono stati appena 399.431, l’1,3% in meno rispetto al 2020 e rispetto al 2008 quasi il 31% in meno. Con questi numeri, più che programmare interventi per la dispersione scolastica, bisogna invece contrastare scommettere sulla natalità, per non ritrovarsi con classi senza bambini. I dati diffusi dalla Cgil dimostrano che l’incremento di organico previsto è per i posti di sostegno. Infatti, questi aumentano di 661 unità, e rappresentano comunque un decimo dei posti assegnati lo scorso anno in deroga in Puglia.

Si assiste ad una ripresa dei flussi all’estero

Riguardo all’organico, l’incremento in realtà non c’è, perché non si tratta di posti nuovi rispetto allo scorso anno. Infatti, è solamente una redistribuzione interna differente del personale docente, e ci saranno inevitabilmente ripercussioni nelle aree più disagiate, dove verranno garantiti meno docenti. La Cgil ha osservato che al problema della denatalità, che porterà comunque anche nel futuro alla riduzione delle iscrizioni a scuola, si aggiunge la ripresa dei flussi migratori verso l’estero. L’Istat ha fornito i dati del 2021 e si parla di ben +157 mila partenze verso l’estero, quasi il doppio del 2020 e più del 2019.