Consigli per coltivare il gelsomino: ecco cosa devi fare

Il gelsomino è una pianta una specie sempreverde a carattere arbustivo che affascina tutti gli amanti del giardino e del pollice verde. In natura ne esistono circa 250 varietà e il suo fusto può raggiungere anche i quattro metri di altezza. Ma per chi preferisce prendersi cura di una pianta più piccola, esistono anche varietà nane!

Il gelsomino è originario dell’Asia, dell’ India, della Cina e dell’ Afghanistan, ma è oggi diffuso anche in Europa e nelle zone mediterranee, usato per ricoprire recinti, muri o pergolati.

Andiamo a scoprire come prenderci cura di questo delicato fiore ornamentale.

Coltivare il gelsomino

Il gelsomino è una pianta adattabile, frugale e di semplice coltivazione, per questo viene usata per ornare giardini e portici. Questa pianta che può regalare grandi soddisfazioni anche a chi non ha molto tempo di occuparsi del proprio giardino, o migliorare il pollice verde.

Per per si che il gelsomino si propaghi per bene ed in modo omogeneo, si consiglia di utilizzare la tecnica della talea, la quale consiste nel prelevare un paio di rami prodotti nell’anno precedente, di almeno 8-10 centimetri di lunghezza. Queste talee vanno collocate in vasi con un substrato composto da torba e sabbia.

Una volta avvenuta la radicazione, le piantine possono essere messe a dimora in vaso o a terra. Il terreno dovrà essere costantemente umido, quindi durante la stagione estiva e secca va innaffiato spesso. Il gelsomino ama le zone in penombra, e queste sono necessarie affinché la pianta prosperi bene, ma nel caso di località al nord italia, può anche essere messa a dimora in un angolo soleggiato.

Il gelsomino ci offre dei piccoli fiori gialli, bianchi o rosati. In alcune specie i fiori emettono anche un gradevolissimo profumo. Questa pianta predilige i climi temperati, e non sopporta le temperature troppo basse.

Errori da evitare nella coltivazione del gelsomino

Anche se facile da coltivarli, se non stiamo attenti possiamo commettere degli errori che possono fare ammalare il gelsomino. Per esempio: le foglie ingiallite o appassite possono indicare carenza di acqua, o un eccesso di annaffiature.

Il terreno deve essere mantenuto umido, sia nei mesi estivi che in quelli invernali, ma vanno evitati i ristagni idrici perché possono provocare il marciume delle radici.

La scarsa esposizione solare e temperature eccessivamente possono anche far ammalare il gelsomino, poiché causano un blocco nello sviluppo e nella fioritura della pianta, portando alla secchezza e caduta prematura delle foglie.

Parassiti del gelsomino

Il gelsomino, come altre piante, rischia di essere attaccato da insetti parassiti e da funghi patogeni.

Gli insetti parassiti comuni sono gli afidi e le cocciniglie. Quando questi attaccano la pianta, vanno a nutrirsi della linfa vegetale, creando quella sostanza zuccherina nota come melassa. Questa e’ in grado di attirare formiche e di provocare una seria malattia fungina chiamata fumaggine.

Gli afidi e le cocciniglie si possono combattere con insetticidi, ma il problema si può risolvere anche usando del cotone imbevuto di alcool.

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