Primitivo pugliese nelle vendite nazionali è al secondo posto

Il Primitivo pugliese nelle vendite nazionali è al secondo posto e sta dimostrando di essere un fattore trainante per la Puglia, quindi necessita di tutela. A segnalare la cosa è Coldiretti, che ha voluto mettere in evidenza come continua ad essere apprezzato il vino made in Puglia, che ha registra un +21%. Al quarto posto c’è il Negroamaro, che ha registrato un incremento del 15%. Gianni Cantele, Come specificato responsabile del settore vitivinicolo di Coldiretti Puglia, ha sottolineato che c’è stato un aumento del 62% grazie al valore delle filiere delle Indicazioni Geografiche e delle DOP pugliesi.

Produzione in aumento del Primitivo pugliese

L’incremento del Primitivo pugliese nelle vendite nazionali è un dato accertato. La Puglia è fra le 5 regioni dove c’è un costante aumento dei prodotti delle Indicazioni Geografiche del vino. L’aumento ha fatto registrare un incremento di 142milioni di euro e a prendere il volo è la provincia di Taranto con 42 milioni di euro più dello scorso anno. E ad avere il merito di questo incremento è proprio il vino primitivo, un vino tutto pugliese che ha dimostrato di essere il più gradito fra le tante varietà.

La Sicilia ha autorizzato l’impianto del Primitivo

Il settore vitivinicolo pugliese conta moltissime varietà che sono ben gradite dai consumatori e oltre al Primitivo pugliese e il Negroamaro molto apprezzati sono anche il Susumaniello e il Nero di Troia. Nei vini DOP spicca il Primitivo di Manduria, ma anche il Castel del Monte e il Salice Salentino sono fra i più noti e venduti. A preoccupare in questi giorni è stato un decreto della Sicilia che ha approvato gli impianti nel territorio del Primitivo. A questo proposito la Coldiretti Puglia ha detto alla Regione di opporsi al provvedimento. Coldiretti ha comunque sottolineato che tutto sarà sotto controllo per tutelare il Primitivo.