A Bari lavoratori delle mense ospedaliere protestano

Davanti alla sede della presidenza della Regione Puglia, sul lungomare di Bari, è stato organizzato un sit-in di protesta da parte dei lavoratori delle mense ospedaliere della Puglia. Sono all’incirca un centinaio i lavoratori che hanno deciso di protestare e di chiedere al governatore della Regione, Michele Emiliano, di ritirare il bando che è stato pubblicato per gestire il servizio delle mense in Puglia. Nel dettaglio, sono stati i sindacati di categoria Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil ad organizzare il sit-in. I rappresentanti dei sindacati verranno ricevuti da Roberto Venneri, segretario generale della presidenza, e da Vito Montanaro, direttore del dipartimento regionale per la Salute.

Sit-in dei lavoratori delle mense ospedaliere organizzato dai sindacati

Il bando scade nella giornata di venerdì 18 febbraio, alle ore 12, ma se venisse portato a termine, secondo i sindacati, scatenerebbe una bomba sociale e metterebbe a rischio circa un migliaio di posti di lavoratori. Infatti, il nuovo bando, pare che potrebbe far rimanere a casa circa la metà dei lavoratori delle mense ospedaliere pugliesi che attualmente sono impiegati. Ciò accadrebbe a causa del fatto che il corso del personale, rispetto alle condizioni precedenti, ha subito una modifica, e c’è stata una riduzione dall’80% al 49%, ovvero inferiore alla soglia minima che è prefissata al 50%. Questo potrebbe scatenare una clausola sociale.

I sindacati hanno parlato di macelleria sociale

Si è parlato, da parte dei sindacati, ma soprattutto da parte del segretario generale della Uil Puglia Franco Busto e del segretario generale della Uiltucs Puglia, Giuseppe Zimmari, addirittura di macelleria sociale. I due rappresentanti hanno detto che la crisi occupazionale in Puglia sta prendendo una piega drammatica, e fra licenziamenti ed esuberi ogni giorno c’è una mazzata per tante persone che giunge all’improvviso. Per questo i due hanno ribadito che quando il pubblico, che dovrebbe dare il buon esempio, e dovrebbe tutelare un diritto costituzionale, è colpevole di scatenare un caso di probabile macelleria sociale e occupazionale, fa rabbia.