Intossicazione di massa, decine di morti in Iran combattere il coronavirus con l’alcol

Vi è stata un’ intossicazione di massa in Iran per il consumo esagerato di alcol contraffatto. Ci sono stati diversi morti dopo l’idea messa in campo da alcuni iraniani per paura del coronavirus. Per combatterlo stanno iniziato ad assumere molto alcol. Ad oggi, le persone avvelenate nel paese sono diverse centinaia e almeno 60 i morti. A Sputnik il dottor Shahin Shandia, capo del reparto di tossicologia dell’ospedale Loghman Hakim hospital a Teheran ha spiegato il motivo per cui sono stati registrati così tanti decessi per avvelenamento da alcol. Infatti, si è formata l’idea sbagliata sul fatto che consumare alcool puro disinfetti gli organi interni e quindi serve alle persone per non contrarre il coronavirus.

Intossicazione di massa, il fatto

L’intossicazione di massa avvenuta in Iran arriva perché si sono tutti convinti di qualcosa di diverso da quello che è in realtà. Negli studi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità non si parla assolutamente della possibilità di curarsi con l’alcool. Molte persone utilizzano l’alcol come un alimento e questo è pericoloso in quanto non tutti gli alcolici sono buoni da ingerire. A volte si può anche trovare il metanolo che è tossico. Infatti, l’alcol può portare alla cecità e danni al cervello. Poi vi è l’alcool denaturato presente sul mercato ed è costituito da varie sostanze: è pericoloso per la Salute.

Le norme di prevenzione anti contagio

Dopo un’ intossicazione di massa avvenuta in Iran, si parla ancora di norme di prevenzione messe in campo anche lì ed in particolare, della necessità di lavare sempre le mani con acqua e sapone, disinfettare le basi con detergenti a base di alcool. Insomma, il virus può essere pericoloso, però non bisogna fare cose ancora più pericolose per cercare di eliminarlo. E’ opportuno seguire le indicazioni delle fonti ufficiali.