Pannelli solari subacquei, le novità in ambito green

Uno studio innovativo dimostra come le celle solari possono raccogliere energia anche 50 metri sotto il livello del mare. Parliamo di pannelli solari subacquei per una raccolta che è in grado di garantire il sistema fotovoltaico. La tecnologia fotovoltaica continua a cercare nuovi applicazioni e stavolta si parla di applicare tutto sott’acqua. L’idea è quella di realizzare dei pannelli subacquei galleggianti. Tutto, per cercare di sfruttare la luce del sole nell’acqua in modo da alimentare i veicoli sommergibili autonomi. Questa soluzione è molto richiesta e potrebbe portare delle grandi novità.

Pannelli solari subacquei, l’utilizzo

Fino adesso i pannelli solari subacquei non hanno delle grosse novità perché comunque c’è di mezzo l’utilizzo del silicio. Infatti, il silicio nel suo funzionamento permette di assorbire la luce e viene disturbato dall’acqua. L’acqua infatti, assorbe e disperde gran parte dello spettro visibile andando a catturare la lunghezza d’onda, e anche a bassa profondità. Quindi i ricercatori hanno deciso di puntare a semiconduttori con Gap di banda più larghi di quelli là usati del fotovoltaico per terra.

Il nuovo prototipo per raccogliere energia solare

Per raccogliere energia solare 15 scienziati stanno lavorando ad un prototipo completamente innovativo. Sulla rivista scientifica Joule, si spiega che questi pannelli funzionano con un Gap di banda ottimale di 1,8 elettronvolt ad una profondità di 2 metri e di 2,4 elettronvolt alla profondità di 50 metri. In questo modo i pannelli potrebbero essere trattati a delle profondità operative interessanti. È possibile che l’obiettivo di andare a raccogliere l’energia direttamente sott’acqua potrebbe anche richiedere l’utilizzo di altri materiali per i pannelli solari subacquei. Mentre si continua ad indagare per il loro funzionamento, la cosa certa è che questa scoperta potrà cambiare in maniera radicale il mondo dell’energia.