ArcelorMittal: termocamere e test rapidi per i dipendenti

TARANTO ArcelorMittal dichiara che ci sono 4800 lavoratori, in piena attività, nonostante l’emergenza Coronavirus. L’ok arriva dal Prefetto, almeno per quanto riguarda la produzione interna.

Di questi operai, 3200 sono diretti, mentre gli altri sono di imprese dell’indotto. I dati sono arrivati dalla dirigenza direttamente nell’ultimo incontro con i sindacati.

Infatti, le sigle sindacali avevano chiesto un incontro subito dopo che il prefetto di Taranto aveva dato l’approvazione a una produzione ridotta. In questo momento, sono attivi gli altiforni 1 e 4, l’acciaieria 2 e il treno nastri 2.

ArcelorMittal ha dichiarato che a marzo c’erano a disposizione dei lavoratori 2800 mascherine Ffp3 e che ad aprile sono arrivati i primi 1300 pezzi, di cui il 50% è già in consegna.

In più, l’azienda sta facendo arrivare altre 6000 mascherine. In giacenza ci sono 50mila mascherine Ffp1. Infine, 150.000 mascherine Ffp2 o chirurgiche sono in arrivo, perché l’azienda ha già fatto l’ordine.

I sindacati hanno chiesto di rafforzare il servizio di pulizia nei luoghi di maggiore afflusso degli operai. In particolare, la pulizia dovrebbe aumentare in: spogliatoi, pulpiti, refettori e mense su tre turni.

In più, ArcelorMittal ha dichiarato che tra 10 giorni arriveranno nelle portinerie le termocamere che andranno a sostituire i termo scanner. Infine, i sindacati hanno chiesto se è possibile ottenere dei test rapidi per il covid-19 per i dipendenti e la direzione aziendale ha dichiarato che nei prossimi giorni si confronterà con la direzione.