Due amici baresi hanno inventato la birra del lockdown

Si chiama Asatt ed è la birra del lockdown inventata da due amici baresi mentre c’era il periodo della quarantena. La birra ha una confezione accattivante e i colori ricordano il fresco e l’estate. La birra in lattina è nata dalla fusione di due realtà pugliesi che a prima vista non hanno alcun legame fra loro. Una di queste realtà si chiama birrificio Birranova, fondato nel 2007 in una frazione di Conversano, oggi a Triggianello (Bari). A renderla nota anche all’estero è stata l’insistenza di Donato Di Palma, birraio professionista. A facilitare la promozione della birra sono anche alcuni riconoscimenti conquistati per il prodotto.

La birra del lockdown nata da una fusione fra due mondi diversi

L’altra realtà pugliese è Asatt, azienda fondata a Mola di Bari nel 2016 in un laboratorio di serigrafia e destinata alla produzione di capi streetwear. Felice Guardavaccaro, il fondatore, nel tempo ha attratto a sé fotografi, grafici, artisti. La fusione fra il birrificio Birranova e l’azienda di abbigliamento è la birra del lockdown, appunto la birra Asatt. La birra ha un colore chiaro, è ideale per l’estate, ed è in stile New England Ipa. Ma in realtà in questa fusione quello che emerge è il desiderio di ripartire dopo il blocco causato dall’emergenza Covid.

Una collaborazione che rappresenta un segnale importante per la ripresa

La birra del lockdown rappresenta quindi un segnale importante per la ripresa e c’è tanta buona volontà di farcela. Donato Di Palma e Felice Guardavaccaro con la loro collaborazione, anche se provenienti da due settori diversi, vogliono proseguire e ridare slancio alla produzione. Fare squadra e collaborare è indubbiamente il miglior modo per dare vita a cose creative e ricominciare. I due amici hanno infatti tanta voglia di ricominciare.