Bambini tedeschi imparano l’italiano grazie a trulli e pizzica nel videogame

Il metodo di insegnamento scelto da Gabriella per insegnare italiano ai bambini tedeschi è veramente singolare. L’insegnante ha inserito trulli e pizzica nel videogame Minecraft, popolarissimo, per raccontare ai bambini la Puglia e far apprendere meglio la lingua italiana. Originaria di Corato, Gabriella si è trasferita a Saarbrücken, in Germania, dove insegna in una scuola la lingua italiana. Per facilitare ai bambini tedeschi l’apprendimento ha inserito nel videogame MInecraft alcuni dei simboli pugliesi più celebri, che sono appunto i trulli e la pizzica, e i bambini, non appena li hanno visti, le hanno chiesto se esistessero davvero.

I bambini incuriositi da trulli e pizzica nel videogame

Ricostruiti su Minecraft, declinato all’insegnamento nella sua versione Education, trulli e pizzica nel videogame hanno suscitato immediatamente la curiosità dei bambini. E così la loro insegnante, quindi Gabriella D’Introno, 30 anni, non ha perso tempo a far conoscere loro le tante bellezze della regione. Il mondo parallelo creato grazie a Minecraft ha permesso di far conoscere meglio la Puglia e ad apprezzarla per le sue infinite meraviglie.

Minecraft Puglia trulli e pizzica nel videogame

Gabriella in realtà ha sfruttato il famoso Minecraft, strumento da anni a disposizione degli insegnanti, ma poco utilizzato. In questo periodo particolare contrassegnato dalla pandemia è stato riscoperto e Gabriella ha colto l’occasione per narrare la Puglia tramite le costruzioni virtuali del gioco.

Un modo originale per far conoscere la Puglia

L’insegnante ha raccontato che dopo aver imparato come usare la piattaforma ha cominciato ad approfondire le varie possibilità che offre Minecraft e le è venuta l’idea di inserire nei mondi che aveva costruito qualcosa della Puglia. La nostalgia per la sua terra le ha fatto venire il desiderio di inserire alcuni elementi pugliesi, così trulli e pizzica per l’insegnante sono stati quelli più appropriati per far conoscere l’italiano ai bambini tedeschi.