Lo storico cantore della Taranta Cici Cafaro è morto a 97 anni

La fondazione Notte della Taranta ha reso nota la notizia della morte dello storico cantore della Taranta, Cici Cafaro, venuto a mancare alla veneranda età di 97 anni. Originario di Calimera, comune in provincia di Lecce, l’artista era molto conosciuto e tutti lo amavano, in modo particolare nella sua città nativa. La Fondazione Notte della Taranta gli ha dedicato la sezione del festival «Alberi di Canto», che mostra i cantori della tradizione, e sul canale YouTube ha pubblicato un dialogo di Cafaro sulla musica che aveva intrattenuto con Daniele Durante, direttore artistico della fondazione stessa.

Cici Cafaro era un cantore della Taranta molto apprezzato

Il dialogo del cantore della Taranta con il direttore Daniele Durante era stato ripreso dal regista Edoardo Winspeare. Cafaro nel corto canta i brani che lui amava di più, come ad esempio Mana (mamma in grico), un omaggio alla madre, oppure Rosina, e faceva delle osservazioni su Kalinifta, che considerava un lamento, ma che apprezzava come canto. Diceva che quando lui era piccolo veniva cantata tutta come un lamento, e non c’era il festoso ritornello che invece oggi cantano. Nel dialogo pubblicato su Youtube Cafaro esegue anche la pizzica con l’armonica a bocca e improvvisa gli stornelli.

Conoscitore profondo della cultura popolare

La fondazione Notte della Taranta ha parlato di Cafaro, cantore della Taranta di grande bravura, come di un artista eccezionale, che possedeva una incredibile capacità di trasformare ogni istante della vita in versi. Cicì era cantastorie, poeta, ed aveva anche ideato la Festa dei Lampioni, ma soprattutto conosceva a fondo la cultura popolare salentina. Nel 2020 aveva anche collaborato per portare avanti il Concertone della Taranta svoltosi senza pubblico a causa dell’emergenza sanitaria. Antonio Castrignanò, cantastorie della nuova generazione e “figlio” artistico di Cafaro, ha detto che la sua scomparsa rattrista tutti perché il Salento perde una fra le figure più emblematiche del territorio. Gigi Chiriatti, studioso di tradizioni popolari, ha invece aggiunto che Cicì era un personaggio carismatico, un compositore e un paroliere come pochi.