Puglia in zona rossa, ecco che cosa è permesso fare e cosa no

Torna anche la Puglia in zona rossa, così come molte altre regioni italiane, e crea nuovamente scompiglio perché magari ci sono dei dubbi su cosa si può fare e cosa non si può fare. Per fare chiarezza, va subito specificato che la zona rossa parte da lunedì 15 marzo. E’ consentito l’asporto dalle 5.00 alle 22.00 di cibi e bevande, dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni, mentre dalle 18.00 alle 22.00 è vietata la vendita alle attività di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. In Puglia, con l’ordinanza di Emiliano, è vietata la vendita da asporto delle sole bevande dalle 18 alle 22 nei festivi e prefestivi.

Puglia in zona rossa, cosa fare e cosa non fare

All’interno di ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie non è consentito il consumo di cibi e bevande all’interno dei ristoranti e neanche nelle aree adiacenti. La consegna a domicilio è sempre consentita, ma deve e avvenire rispettando le norme sia sulla consegna dei prodotti che sul loro confezionamento.
All’interno di alberghi e altre attività ricettive è consentito consumare cibi e bevande per i soli clienti.
Gli esercizi commerciali che potranno rimanere aperti sono quelli riguardanti vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono invece sospese le attività di commercio al dettaglio di altri generi che non sono di prima necessità e i centri commerciali rimangono chiusi nei giorni festivi e prefestivi.

Mercati chiusi, edicole, tabaccai e farmacie aperte

Mentre i mercati rimangono chiusi, aprono invece edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Rimangono aperti i negozi per la vendita al dettaglio di articoli per la prima infanzia, classificati come prodotti essenziali, così come abbigliamento e calzature per bambini e neonati, giochi e giocattoli. Con la Puglia in zona rossa chiudono parrucchieri, barbieri, estetiste, mentre rimangono aperti lavanderie industriali, tintorie, lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia, servizi di pompe funebri.