Regione Puglia dona sostegno a inquilini morosi

Sono molte le famiglie pugliesi che non possono pagare l’affitto e per evitare loro lo sfratto la regione ha deciso di mettere a disposizione dei fondi. Il sostegno a inquilini morosi permetterà alle famiglie pugliesi che hanno ricevuto un provvedimento esecutivo di sfratto di saldare l’affitto. Purtroppo sono tante le famiglie che si trovano in questa situazione, a causa delle difficoltà generate dalla pandemia. Nei giorni scorsi la Giunta Regionale ha approvato la delibera che distribuisce i fondi di derivazione ministeriale ai comuni. Si tratta di circa quattro milioni di euro, di cui la quota parte del 90% delle risorse è stata distribuita in modo proporzionale alle necessità.

I comuni aspettavano il sostegno a inquilini morosi

Il 10% della somma è stato invece distribuito a favore dei Comuni che in passato hanno usato le somme per il sostegno a inquilini morosi in possesso dei requisiti richiesti. Questa riserva rappresenta una sorta di premio che mira a supportare i Comuni che concedono i contributi agli inquilini morosi tramite i bandi. L’Assessora Anna Grazia Maraschio ha detto che si tratta di un provvedimento che i Comuni aspettavano, visto che con la pandemia sono aumentate le famiglie pugliesi che non possono pagare l’affitto per via della perdita del lavoro o comunque di un reddito diventato insufficiente. La Maraschio ha aggiunto che la delibera stabilisce che i Comuni possono usare le somme a loro discrezione.

Distribuzione dei fondi

Nella delibera sono elencati i casi per i quali i comuni possono usare i fondi per il sostegno a inquilini morosi. Si tratta di: contributi a favore degli inquilini morosi incolpevoli; contributi a soggetti che, anche se non titolari di provvedimenti di sfratto, dimostrino con una autocertificazione di aver subito una perdita del proprio reddito ai fini IRPEF superiore al 25% per via dell’emergenza Covid-19; contributi per scopi del Fondo nazionale per sostenere l’accesso alle abitazioni in affitto di cui all’art. 11 della legge n. 431 del 1998, annualità 2020, in base a criteri, tempistica e modalità che verranno indicati con provvedimento dirigenziale della Sezione Politiche Abitative.