Puglia, Bellomo ha annunciato che servono assunzioni nella sanità

Con tredicimila pugliesi in lista d’attesa, la situazione nella sanità pugliese non è certo rosea. Il consigliere regionale Bellomo ha sottolineato che bisogna intervenire, e che servono assunzioni nella sanità. In particolare, il consigliere ha ribadito che per fronteggiare l’emergenza serve un piano strategico, e che il settore della sanità è quello dove la regione si giocherà una delle partite più importanti dell’era post Covid. Con la speranza di non dover far fronte a nuove ondate, Bellomo ha sottolineato che i cittadini pugliesi in lista d’attesa per un ricovero chirurgico sono ben tredicimila, e se si sommano a quelli del 2022 sono quasi venticinquemila.

Sono urgenti le assunzioni nella sanità

La situazione è molto preoccupante, e occorre un piano strategico mirato per far fronte alle richieste di tanti pazienti che hanno tutte le ragioni per lamentarsi. Bellomo ha detto che oltre la metà delle persone che hanno bisogno di un intervento sono concentrati nella provincia di Bari, e c’è una fila lunghissima per poter accedere ad una sala operatoria. Davide Bellomo, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Puglia, ha illustrato la situazione per come è realmente, e ha dunque detto che è strettamente urgente provvedere alle assunzioni nella sanità. La regione Puglia deve fare presto e bene la sua parte per fronteggiare questa emergenza straordinaria.

Bisogna assumere prima i chirurghi

Bellomo ha sottolineato che bisogna garantire ai cittadini un diritto sancito dall’articolo 32 della Costituzione, il diritto alla salute. Perciò, occorrono urgentemente assunzioni nella sanità, ma soprattutto bisogna assumere più chirurghi negli ospedali pubblici e fare ricorso alle strutture private che possono garantire standard di livello qualitativi, agendo con le dovute cautele e senza spreco di denaro dei contribuenti. Se non viene effettuato un travaso di personale dal privato al pubblico, si incapperebbe nel paradosso di usare da un lato risorse per bandi di servizi da dare privati e dall’altro di levare alle tante realtà del territorio professionisti da far lavorare in attività di utilità pubblica.