Ondata di gelo in Puglia, a rischio le drupacee

Una forte ondata di gelo ha investito la Puglia e la Romagna e sta compromettendo la fioritura delle drupacee precoci. I danni maggiori in Puglia si sono verificati nella zona di Barletta e Cerignola e sono previste perdite fino all’80% per la produzione su alcuni appezzamenti di pesche, mentre su quelli di albicocco le perdite sono addirittura fino al 100%. Ad essere colpita dai danni del gelo è stata anche la zona che solitamente non è soggetta a gelate, San Ferdinando di Puglia. Anche qui il gelo si è fatto sentire e solo le gemme a legno si sono salvate, un segno per il prossimo anno di speranza.

L’ondata di gelo ha colpito molte zone

A causa dell’ondata di gelo si è fermato per il momento la Il cuore della coltivazione di drupacee pugliese. A inizio settimana è stato infatti colpito totalmente, e i campi di pesche e albicocche hanno subito danni ingenti ai fiori. Questi in diversi casi si sono necrotizzati sulle piante, fino a raggiungere le cime delle chiome. A causa del forte gelo, si prevede un forte calo di produzione per la stagione 2022 e c’è anche la paura di quello che accadrà, ovvero delle conseguenze che inevitabilmente ci saranno. E’ il terzo anno consecutivo che le coltivazioni vengono danneggiate dalle gelate. Nei prossimi giorni si spera in una tregua, che permetta di salvare le poche partite di frutti precoci che non sono state danneggiate gravemente e di quantificare i danni.

Si spera di recuperare nelle fioriture delle varietà tardive

La speranza è quella di poter recuperare quando fioriranno le varietà tardive, tuttavia ancora è presto per  dire che il gelo è passato. Intanto, è ancora presto per fare una valutazione dei danni causati dall’ondata di gelo, e i controlli sono in atto. Nella zona tra Cerignola e San Ferdinando i danni maggiori sono stati su albicocco e pesche e nettarine precoci, causati dalle temperature giunte a -2/-4 gradi centigradi. Con le fioriture un po’ più avanzate i danni sono stati inevitabili. Nella frazione di Sarna, a Faenza, nell’azienda  di Gabriele Farolfi, i danni sono stati invece limitati e la situazione pare sotto controllo.