Con i fondi del PNRR si procederà con l’ammodernamento frantoi in Puglia

I fondi del PNRR saranno una grande occasione per l’ammodernamento frantoi in Puglia e gli 839 frantoi attivi che ad oggi lavorano 53 varietà di olive potranno approfittarne per modernizzare le strutture. La notizia, diffusa da Coldiretti Puglia, prevede contributi per 100 milioni di euro a valere sui fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, nell’ambito del decreto direttoriale Mipaaf. I fondi sono destinati alle aziende agricole e alle imprese agroindustriali proprietari di frantoi oleari iscritte al SIAN, che si occupano della estrazione di olio extravergine di oliva. Finalmente i frantoi obsoleti potranno essere ammodernati e sostituiti con frantoi di nuova generazione.

Occasione per l’ammodernamento frantoi in Puglia

Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, ha sottolineato che l’ammodernamento frantoi in Puglia  è veramente una straordinaria opportunità che bisogna cogliere e che rappresenta il futuro per l’economia agricola regionale. In Puglia l’olivicoltura rappresenta il 32% (373mila ettari) di tutta l’olivicoltura italiana e il 25% della superficie agricola della regione. Circa la metà degli ulivi sono secolari e addirittura 3-5 milioni di esemplari sono planetari. Muraglia ha ribadito che fra Bari e la provincia della BAT c’è il 35% dell’olivicoltura pugliese, pari a ben 132mila ettari di olivo. I fondi del PNRR sono una boccata d’ossigeno per i frantoi salentini che hanno venduto linee di produzione all’estero a causa della Xylella.

I fondi potranno dare slancio alle imprese olivicole

Coldiretti Puglia ha anche detto che i fondi del PNRR per l’ammodernamento frantoi in Puglia  potranno ridare slancio a tantissime imprese che hanno subito le conseguenze anche della pandemia. Tuttavia, a resistere meglio degli alle conseguenze del covid è stato proprio il settore oleario, che nel 2020 ha registrato un aumento del 10% delle vendite nel 2020. L’Italia detiene il primato a livello mondiale nei consumi annui di olio extravergine d’oliva, ma la metà degli italiani ancora non sa distinguere un prodotto di qualità. Coldiretti ha dunque ribadito che bisogna diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i consumatori e ammodernare i frantoi sarà essenziale per supportare la crescita della filiera dell’olio.