Calano i braccianti agricoli in Puglia, la riduzione maggiore a Foggia

Diminuiscono i braccianti agricoli in Puglia, nel 2021 sono stati infatti 2.044 in meno rispetto all’anno prima. Antonio Gagliardi, segretario generale della categoria della Cgil che rappresenta i lavoratori del settore agroalimentare, ha detto che siamo di fronte a un rallentamento notevole di una tendenza che a partire dal 2017 al 2021 ha visto ridurre di ben 21.293 unità i lavoratori agricoli iscritti negli elenchi annuali dall’istituto di previdenza nazionale. Nel periodo 2018-2020, la provincia che ha registrato la riduzione maggiore di braccianti censiti negli elenchi nominativi è stata Foggia, con -8.288, seguita con -3.611 unità dalla provincia di Lecce.

I braccianti agricoli in Puglia sono in calo

Nella stessa provincia di Foggia si registra invece, in controtendenza, un incremento di 176 unità su 41.910 (+0,4%). Gagliardi ha spiegato che nella regione la forza lavoro agricola nel 2021 è risultata in calo soprattutto nelle aree ad alta produttività ortofrutticola. Questo bisogna interpretarlo con la difficoltà di reperire manodopera straniera, in particolare dei paesi dell’Est, soprattutto romena. Adottare azioni di riequilibrio risulta impossibile, sia per un compenso equo da riconoscere alla produzione ma anche per portare un giusto reddito verso chi offre il lavoro di bracciante. Questo è anche uno dei motivi del calo dei i braccianti agricoli in Puglia.

In controtendenza il numero delle giornate

Invece, il numero delle giornate dichiarate risulta in controtendenza, come è stato rilevato dai dati Inps. La Flai segnala che fra il 2018 e il 2020 l’andamento su base regionale era calato tanto da ridursi a 478.918 giornate. Solo nel 2021 rispetto al 2020 c’è stato un consistente recupero che ha annullato la perdita del triennio e attestato un aumento con 622.330 giornate. Però si dà il caso che 40.626 lavoratori agricoli su 164.280 (il 24,7%) non hanno le 51 giornate lavorative, requisito minimo per accedere alla disoccupazione e alle prestazioni assistenziali. Fanno parte di queste persone 11.030 donne e 29.596 uomini.