In Puglia i nonni aiutano le famiglie

Secondo lo studio di Coldiretti Puglia, emerso dall’analisi dei dati Istat, i nonni aiutano le famiglie pugliesi ad arrivare a fine mese. I dati sono stati presentati durante un incontro a San Giovanni Rotondo, in presenza di Rosa Barone, assessore regionale al Welfare, di Raffaele Piemontese, assessore al Bilancio, e di Rocco Palese, assessore alla Sanità. Era presente anche Giorgio Grenzi, presidente nazionale associazione Coldiretti pensionato. Nel corso dell’incontro è stato affermato che le pensioni dei nonni rappresentano un grande serbatoio per mandare avanti le famiglie pugliesi. Tuttavia, 147mila dei 425mila pensionati percepisce 516 euro, ovvero il minimo.

I nonni aiutano le famiglie in Puglia

Se si prendono in considerazione le aree rurali le percentuali sono in aumento. Nonostante ciò, i nonni aiutano le famiglie pugliesi e il 40% di queste ultime li considera indispensabili per contribuire al reddito familiare. Il 35% delle famiglie ha anche detto che avere i nonni è un grande aiuto per tenere i bambini dopo le ore scolastiche. Dai dati Istat è emerso che sono 891 mila i residenti con oltre 64 anni, mentre sono 131 mila i grandi anziani con 85 anni e più. Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia,ha detto che va approvata la legge sull’invecchiamento attivo, con politiche integrate per venire incontro alle persone anziane.

Sono in arrivo i fondi del Pnrr

Bisogna valorizzare le esperienze formative e professionali degli anziani, con iniziative nel settore della prevenzione, per curare e tutelare la salute. Muraglia ha affermato che gli anziani avvertono gravi disagi e con una condizione che li pone nella povertà e uno Stato Sociale poco attento ai loro bisogni le cose non migliorano di certo. Con l’arrivo dei fondi del Pnrr Muraglia ha detto che potrebbero servire a dare un vero aiuto agli anziani e alle famiglie. Dal rapporto di Bankitalia riguardo le economie regionali si legge che alle amministrazioni territoriali regionali pugliesi sono stati destinati 25,1 milioni di euro per gli anziani non autosufficienti, pari al 4,5 per cento del totale delle risorse.