In Puglia iniziativa di Finish per combattere la desertificazione

L’iniziativa di Finish, supportata da Future Food Institute, mira a combattere la desertificazione e mette l’acqua al centro di tutte le attività. Finish mette il proprio impegno con interventi concreti sul territorio, come ha mostrato in occasione della Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità, che ogni anno si celebra il 17 giugno. Luca Spadaro, responsabile progetto Finish ‘Acqua nelle nostre mani’, ha spiegato che con questo progetto da anni si fanno interventi sul territorio e quest’anno le iniziative sono in Puglia perché è fra le regioni italiane con il rischio desertificazione più elevato.

Con la tecnologia è più facile combattere la desertificazione

Il territorio a rischio desertificazione in Puglia è il 57% dell’intera regione e Finish intende intervenire convertendo un terreno arido in un terreno agricolo piantumando circa 500 alberi di ulivo nella provincia di Brindisi. Spadaro ha aggiunto che grazie alla tecnologia è più facile combattere la desertificazione. Oltre 500 alberi resistenti al batterio della Xylella verranno piantumati e verrà effettuato anche un intervento di monitoraggio idrico delle coltivazioni su 500 ettari complessivi della provincia di Brindisi, allo scopo di risparmio oltre 150 milioni di litri d’acqua in un anno. Ad aiutare alla realizzazione del progetto sarà l’innovativa tecnologia ‘Daiki’ di SmartIsland, una startup siciliana che nel 2021 è stata selezionata nell’ambito di una Call for Startup dedicata.

Dati raccolti anche di carattere fisico e chimico

Fin dal momento della piantumazione sarà possibile rilevare dati climatici e idrici, per monitorare al meglio il fabbisogno idrico delle piante e prevenirne le malattie. Il monitoraggio per combattere la desertificazione sarà reso possibile grazie ad una serie di tecnologie di Data Analysis che hanno il compito di captare informazioni riguardanti la coltivazione della pianta, così da garantirle il fabbisogno idrico corretto ed effettuare una irrigazione controllata. Oltre che di natura visiva, i dati raccolti dai robot di intelligenza artificiale saranno anche di carattere fisico e chimico e daranno informazioni su eventuali elementi negativi che possono attaccare la pianta.