Albero di Giada, ecco il mistero che sconvolge tutti: lo sapevi?

L’albero di giada corrisponde ad un vegetale estremamente diffuso e comune in tantissime regioni italiane, pur non essendo nativo del contesto mediterraneo ed europeo, ha trovato anche nel nostro paese un habitat decisamente compatibile.  La diffusione dell’albero di giada è stata capillarae in particolare dal secolo scorso ed anche se dagli anni 80 non costituisce più una delle principali piante da esterno, resta ancora molto comune, infatti è molto adattiva ed è anche facile da replicare anche senza fare ricorso alla tradizionale semina.

Questo vegetale ha una storia decisamente profonda ed interessante.

Di quale si tratta?

Albero di Giada, ecco il mistero che sconvolge tutti: lo sapevi?

Albero di giada

E’ una pianta molto antica, che cresce da millenni in territori oggi corrispondenti alle coste del Sudafrica, dove ancora oggi cresce spontaneamente. Introdotta in numerose altre zone del mondo dalla temperatura compatibile a quella “originale”, l’albero di giada viene così chiamato dopo essere stato introdotto nella tradizione cinese, in quanto per la cultura asiatica è considerata una pianta “attira soldi”, una vera portafortuna che è in grado quindi di rappresentare un vero e proprio regalo gradito.

In Italia è stata molto comune dagli anni 60 fino agli anni 90, poi è un po’ passata di moda, e fa parte di quella tipologia di piante  dall’aspetto inconfondibile.

E’ formalmente una pianta grassa (definita più correttamente pianta succulenta) e la definizione albero di giada viene conferita proprio dalla sua forma di “pregio concettuale” in quanto la giada è una forma di pietra molto pregiata, estremamente integrata nel contesto sociale orientale, dove viene anche legata al concetto di denaro dalla forma delle foglie.

Necessita un clima formalmente non troppo umido e temperato, in quanto ha una crescita che tende a rallentare parecchio se la temperatura è molto diversa dai 20 – 29 gradi centigradi. Occuparsi di un albero di giada è piuttosto semplice anche se richiede alcune cure molto specifiche come un terreno particolarmente drenante (è consigliabile fare ricorso ad sabbia o ghiaia da apporre sul fondo del vaso così da aumentare il potere drenante) in quanto soffre molto i ristagni d’acqua. E’ consigliabile anche in estate innaffiare esclusivamente quando il terreno è effettivamente e completamente asciutto, inserendo l’intero dito nel terreno.

E’ una pianta che può funzionare senza problemi anche come regalo, replicandola tramite il metodo della talea, ossia tagliando con un  paio di cesoie pulite un ramo sufficientemente robusto da una pianta adulta ed interrandolo, così da sviluppare nuove radici, che porteranno poi la crescita di una nuova pianta.

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