Bere caffè prima di pranzo fa bene? Ecco la risposta

Per la maggior parte degli italiani il caffè risulta essere qualcosa di difficilmente rinunciabile anche corrispondendo all’affermazione di questa diffussisima bevanda come prettamente culturale. Il caffè “piace” anche e soprattutto grazie alle numerose  tipologie di effetti a breve – medio termine che è in grado di apportare al sistema nervoso ed all’organismo tutto. Quasi sempre si corrisponde il consumo di caffè dopo i pasti o in momenti specifici della giornata, ad esempio dopo pranzo o dopo cena. Ma cosa succede se si sceglie di bere caffè prima di pranzo?

Fa bene, o ci sono alcuni eventi che semplicemente rendono sconsigliabile il consumo di caffè prima di pranzare?

E’ sufficiente esaminare il contenuto di questa diffusissima bevanda, che può anche comprennsibilmente aiutarci ha fare luce anche sull’effettistica capacità del caffè.

Bere caffè prima di pranzo fa bene? Ecco la risposta

Bere caffè prima di pranzo

Il caffè è una bevanda tendenzialmente dalla struttura semplice, antica e conosciuta essendo sviluppata in questo stato da millenni: la variante moderna prevede la tostatura dei chicchi di caffè, al quale viene seguita una tradizionale infusione che oggi viene disposta attraverso l’essiccazione, la tostatura e la macinatura dei chicchi, dal quale viene poi ricavata la bevanda, sviluppata dalle varie tipologie di macchinette (come la moka).

In generale bere caffè prima di pranzo non ha un effetto particolarmente positivo, in quanto la caffeina e le altre sostanze contenute nella bevanda se si consuma cibo troppo presto (almeno una o due ore prima dell’introduzione delle pietanze dopo aver consumato il caffè), tende a rallentare o addirittura annullare o quasi l’assorbimento dei nutrienti dal cibo, annullandone parte dell’effetto.

Quindi minore utilità ma anche una generale forma di rischio potenziale per la salute in quanto il caffè a causa del suo contenuto mediamente acido, se consumato prima di pranzo , o meglio “troppo prima di pranzo” tende a modificare in modo eccessivo il  Ph dello stomaco, tipologia di azione che non rende questa metodologia consigliabile anche in virtù di eventuali e preesistenti condizioni come bruciori diffusi dello stomaco, reflusso gastrico oppure ulcere di vario tipo.

In senso generale dipende anche dal grado di sopportazione del nostro sistema nervoso nonchè quello digestivo, l’effetto della caffeina oltre a quello degli altri elementi generalmente presenti nel caffè sono molto più effettivi ed utili dopo i pasti, e con la digestione già parzialmente avviata: il caffè ha ottime proprietà in quest’ambito ma possono essere messe in atto solo consumando il caffè dopo i pasti.

 

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