Conto corrente, se superi questa soglia devi pagare una tassa: ecco quanto

Il conto corrente determina uno strumento dall’indubbia utilità che ha anche un vero e proprio utilizzo diversificato da parte dell’utenza, che non è legata a particolari condizioni, infatti oggi molte varianti di conto corrente sono maggiormente convenienti e non presentano del “costi” veri e propri, anche se in alcuni casi questi prescindono dal conto effettivo, infatti qualsiasi forma di conto ma anche carta prepagata o anche libretto postale / bancario sono portati al pagamento di una specifica forma di “tassa” se si supera una soglia.

E’ qualcosa che non sempre viene presentata dalle banche, in quanto non è decisa dalle stesse, quindi viene progressivamente “celata” dalle stesse.

Di che tipo di “tassa” si tratta? E come si può evitare di pagare?

Esiste una tassa per il conto corrente? Ecco di quale si tratta

Conto corrente tassa

Il conto corrente è una forma di strumento dalla differenziazione particolare rispetto ad un libretto di risparmio, in quanto ha tra le principali caratteristiche quella di poter “mantenere” del denaro legato alla propria struttura ma anche sviluppare una serie di servizi potenziali, come lo sviluppo di assegno, bonifici in entrata e uscita, e gestione del proprio denaro sia attraverso la filiale, ma anche, come sempre più stesso sta accadendo, attraverso la specifica app bancaria.

Esiste però l’imposta di bollo che è proprio la tassa in questione che risulta essere anche una di quelle applicate in base a quanto manteniamo sul conto, o per meglio dire, tiene conto di uno specifico dato ossia la giacenza media. Viene concepita dallo stato come “trattenuta” generalmente alla fine di ogni anno solare, ed ammonta a 34,20 euro per le persone fisiche, come i privati, ed a  100 euro all’anno per le aziende, generalmente viene “trattenuto” in automatico con l’anno nuovo.

Non calcola quindi l’importo presente ma per l’appunto la giacenza media ottenuta dividendo la somma delle giacenze giornaliere per 365 giorni annui, quindi è per l’appunto una media. Per non pagarla quindi bisogna essere al di sotto di una soglia di 5000 euro, e non serve a niente “spostare” i soldi tempo addietro dal proprio conto o prelevare.

Per evitare di pagare questa imposta, comunque non elevatissima per i privati, è possibile scegliere di dividere il proprio denaro in vari conti o libretti postali / bancari, questa va pagata anche se si possiedono alcune forme alternative al conto corrente, come ad esempio le carte prepagate come può essere ad esempio la famosa Postepay.

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