Vecchi vinili di valore, trova questi e sei ricco: “Pazzesco”

La musica è tradizionalmente qualcosa che ha origini antichissime, molto di più, nell’ambito dell’espressione comunicativa, della scrittura, in quanto già dalle pitture rupestri dell’epoche preistoriche i nostri antenati erano soliti fare ricorso a motivi  di ogni tipo, anche se solo in tempi relativamente recenti le persone hanno avuto accesso con facilità a metodologie di riproduttori musicali, come ad esempio ha permesso il vinile, diffuso nella sua forma conosciuta in particolare dagli anni 50 ed ancora oggi prodotto, anche se ovviamente scalzato nella diffusione di massa da altre tipologie di tecnologie ma comunque “resistente” in una nicchia comunque consistente. I vecchi vinili sono quelli che però hanno un valore naturalmente più cospicuo e potenzialmente elevato.

Sono molti, anche per una questione “anagrafica”, i pezzi rari e che oggi hanno un valore molto più alto di quello originale di vendita.

Anche diversi sono appartenenti a collezioni famose, ma in alcuni casi possiamo addirittura trovarci un  piccolo grande tesoro in casa.

Possiedi questi vecchi vinili? Prova a farli valutare, ecco quanto valgono!

vecchi vinili

Il vinile ha costituito una forma di evoluzione dei dischi incisi, da leggere con un apposito giradischi che, attraverso una puntina ed uno specifico meccanismo che ha contatto diretto con il disco permette la riproduzione della musica. Il vinile è molto più resistente dei vecchi dischi realizzati in gommalacca e questo ha portato una diffusione ed una ottimizzazione maggiore del suono e del materiale.

La tiratura ma anche la fama dei vari artisti che hanno realizzato le varie forme di brani ed incisioni hanno portato alcuni dischi in particolare ad essere molto rari e rivenduti a prezzi molto importanti.

A partire ad esempio dal secondo disco di David Bowie, cantautore britannico che in questo suo secondo lavoro ufficiale, chiamato proprio David Bowie che è tra i più ricercati in assoluto della lunga e vasta discografia dell’amato artista scomparso nel 2016. Nella sua prima edizione del 1969 un disco può valere anche fino a 7000 euro.

Anche molti artisti italiani hanno la propria sequela di dischi rari, ad esempio, sempre nel 1969 l’iconica Mina ha prodotto “Mina Con Voi”, nelle sue copie promozionali oggi viene valutato tra i 1000 fino a 2000 euro, interessantissimo anche l’album dei Pooh Contrasto, prodotto dalla casa produttrice in circa un migliaio di copie senza “autorizzazione” del complesso, che bloccò la diffusione, ed oggi un pezzo ben conservato vale tra i 900 euro fino a quasi il doppio.

“Un esperimento fallito” definito dai suoi stessi creatori, gli iconici Pink Floyd è Ummagumma, nella sua primissima versione oggi può valere anche quasi 14 mila euro.

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