Indiscutibilmente legata alla nostalgia tipica del nostro paese, anche perchè non bisogna andare “troppo indietro nel tempo” , la lira italiana mantiene un enorme impatto sociale e culturale che prosegue ancora oggi ad oltre 20 anni dall’effettiva “uscita di scena” per fare spazio all’euro, in modo simile a quanto avvenuto anche in altre nazioni europee, anche non tutte le monete e banconote che hanno “lasciato la scena” nel 2002, sono state effettivamente impiegate fino alla fine, in quanto alcuni tagli erano stati già abbandonati da tempo, come la moneta da 1 lira con l’arancia che ha avuto una sorta di processo produttivo breve ma che ha fatto parte della prima ondata di monete concepite dalla Repubblica Italiana.
E’ oggi una emissione molto ricercata e corrispondente ad un pezzo apprezzato e diffuso nei termini comuni del collezionismo ma è anche in grado di valere cifre importanti.
Bisogna ovviamente cercare il pezzo giusto: quale è effettivamente in grado di valere molto?
Hai trovato una moneta da 1 lira con l’arancia? Scopri quanto vale oggi
Non è necessario ambire a monete molto antiche per trovare una piccola fortuna: è sufficiente spesso fare ricorso ad errori di conio oppure a monete che hanno fatto in qualche modo da “spartiacque” in ambiti sociali e politici. O semplicemente puntare su pezzi che hanno sia un valore storico ma che sono anche difficili da trovare.
E’ il caso della moneta da 1 lire con l’arancia, la più piccola moneta in termini di taglio concepita dal periodo repubblicano della 1° fase, ossia quella post 2° guerra mondiale, con una grande valenza storica: ha fatto parte del gruppo iniziale delle “nuove monete italiane”, ufficializzate dal decreto del 1946.
La moneta è di piccole dimensioni realizzata in Italma dove si riconosce una testa femminile con una spiga tra i capelli, mentre sull’altro lato è presente un ramo di un arancio dove è presente un frutto, con l’indicazione del valore, l’anno di coniatura ed il simbolo della repubblica italiana, valuta emessa dal 1946 al 1950
Gli esemplari più “recenti” valgono mediamente tra i 5 ed i 60 euro se in condizioni perfette ma sono quelli più vecchi come la lira del 1946 che vale tra i 40 ed i 350 euro ( se in perfetto stato ), ma è anche più rara la valuta in questione dell’anno 1947, in quanto solo 12 mila pezzi uscirono ufficialmente dalla Zecca di Roma.
In questo caso il valore è importante, in quanto supera i 300 euro se è in buone condizioni ma se queste sono eccellenti il valore può arrivare a 1800 euro.
