Investire su un terreno abbandonato conviene? Ecco i pro e contro da considerare

Con una società ed un contesto storico in cambiamento costante, anche se non sempre questo sembra essere tale nel corso dell’ultimo decennio, cambiano anche le priorità ed investimenti che un tempo sembravano indiscutibilmente in grado di arricchire una platea di persone molto diversificata ma anche “ristretta” cambia, ed anche chi ha investito poco può rifarsi partendo dal nulla, o quasi. Il mercato mette questo a disposizione anche nell’ambito delle risorse ma anche degli immobili: sempre molte persone soprattutto con il web manifestano una potenziale ricchezza economica ottenuta con la gestione e l’acquisto attraverso vari metodi di un terreno abbandonato, sviluppando un investimento iniziale che poi lo ha reso fruttifero, ma investire in questo settore conviene?

Non esiste una risposta univoca, giusta o sbagliata, ma una serie di condizioni.

Per questo conviene considerare  tutti i fattori possibili quando si parla di terreno abbandonato, partendo dal capire cos’è e come può fruttare.

Terreno abbandonato, è il momento di investire? Ecco cosa dice l’esperto

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Un terreno abbandonato è dal punto di vista legislativo qualcosa di assolutamente diffuso, che non per forza viene interpretato sempre allo stesso modo dallo Stato italiano: infatti per mantenere il possesso e la proprietà di azione di una porzione di terra è sufficiente sostanzialmente tenere attivi alcuni pagamenti sotto forma di imposte anche se generalmente la proprietà permane anche in caso contrario a lungo.

Sono spesso le persone che per vari motivi smettono di investire e di far fruttare il proprio territorio, se abbiamo intenzione di convertire la proprietà in nostro favore bisogna considerare il concetto di adattamento a ciò che il contesto può dare: un terreno molto ricco di sostanze nutrienti può essere adibito alla coltivazione ma bisogna tenere conto anche di fattori ambientali e di clima, mentre uno fuori città potrebbe essere troppo scomodo se invece abbiamo intenzione di convertirlo a campo sportivo, tennis, padel o calcio o ancora calcetto. Si tratta di qualcosa di estremamente diffuso ma che non immediatamente ripaga.

Per questo è importante fare un calcolo legato ad un budget da stanziare e concepire varie proiezioni di guadagno, inoltre c’è da tenere conto “come” legalmente possiamo prendere il possesso di un terreno non utilizzato: oltre alla compravendita c’è la possibilità dell’usufrutto che mantiene la proprietà al proprietario originale ma che permette ad uno o più individui o società di farne uso liberamente, conferendo una parte dei guadagni al proprietario.

Come ogni cosa, bisogna valutare il contesto.

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