Banconote dell’euro, cambia tutto: ecco quali non saranno più utilizzate

Anche la carta moneta, che costituisce la forma più “fisica” del denaro ha visto enormi cambiamenti tecnologici, fatti di enormi diversità tra paese a paese ma anche tra le varie epoche, ed anche l’euro che nella sua forma fisica esiste da poco più di due decenni quindi meno di una generazione, ha visto le proprie banconote giù mutare più di una volta, così come tutte le emissioni che identificano le banconote dell’euro sono già “cambiate” ma il processo di evoluzione non è ancora terminato.

Le banconote comunitarie infatti a seguito di una direzione specifica, sono cambiate nella quantità ma anche nelle tipologie.

Con l’approssimarsi della terza serie delle banconte dell’euro, queste sono pronte a cambiare ulteriormente.

Cosa cambia nelle Banconote dell’euro? Scopriamo la novità

Banconote dell'euro

Le differenze che hanno visto la nascita della 2° serie, oggi probabilmente quella più utilizzata in senso assoluto delle banconote dell’euro, che è stata ideata soprattutto per migliorare le costituzioni di sicurezza e rendere più difficile concepire esemplari falsi, annoso problema che è però sempre attuale.

La possibilità di scegliere quanti esemplari di carta moneta mantenere circolanti è però anche utile per tenere sotto controllo la tipologia e la disponibilità delle transazioni, che sono sempre più spesso agevolate nella loro forma digitale, ed è per questa ragione che la 3° serie delle banconote, che dovrebbe essere ufficializzata nei prossimi mesi ed essere realizzata a partire dai prossimi anni, sarà probabilmente meno fornita di esemplari dall’alto valore monetario, anche per incentivare l’utilizzo di transazioni digitali come i bonifici, per l’appunto , che sono naturalmente più apprezzati in quanto molto più riconoscibili e legalmente tracciabili.

La 3° serie dell’ euro sarà priva sicuramente della banconota da 500 euro, di fatto non più prodotta già con l’arrivo della 2° serie ma anche gli esemplari da 200 euro probabilmente subiranno la medesima sorte. Conseguentemente i pezzi da 50 e 100 saranno concepiti ma in quantità sensibilmente minori così da  ridurre conseguentemente l’evasione fiscale, che fa ricorso anche dell’utilizzo del contante indiscriminato per restare un problema sicuramente non circoscritto all’Unione Europea, che però ha adottato una politica di non abrogazione diretta ma graduale del contante, condizione che probabilmente non sarà così percepibile se non in qualche anno.

Prepariamoci quindi a vedere banconote dall’elevato taglio montario più di rado così da incentivare l’utilizzo di bonifici, ricarichee quant’altro, condizione che non fa ricorso all’utilizzo di moneta fisica.

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