Giovinazzo: l’aperitiveria vegana che piace anche agli onnivori

Dal bistrot “Insieme” a Bitritto il viaggio prosegue verso Giovinazzo: borgo di origine romana sul mare in provincia di Bari e che vi stupirà con il suo Arco di Traiano, il dedalo di viuzze, la Strada delle Cerimonie (uno dei passaggi più stretti al mondo!) e la Chiesa trullo dello Spirito Santo. Tra l’altro questa cittadina romana è stata anche sala cinematografica per “Tutto l’amore che c’è” del 2000 e “L’uomo nero” del 2009. Entrambi di Sergio Rubini. La leggenda vuole che a fondare Giovinazzo sia stato Perseo, figlio di Giove. Qui, nell’antica Jovis Natio, oggi portano avanti la loro attività Lea e Mario.

Gavriel aperitiveria vegana - Giovinazzo

I due gestiscono Gavriel (modifica del nome dell’arcangelo ebraico Gabriel a cui Lea è devota) dal 2010. <<Il locale l’ho aperto io in realtà, stiamo insieme da 6 anni. Lui faceva il rappresentante in ambito food prima>>, racconta Lea con fare laconico e una precisione certosina nel fornire i dettagli. Lei ha frequentato l’istituto agrario, mentre il consorte si è diplomato all’alberghiero e, quindi, ha conferito quel quid pluris al locale. Sono entrambi vegani, scelta <<che hanno maturato insieme>> specifica la proprietaria. Il loro è un “bar aperitiveria“, questa la definizione attribuita al posto che li ha visti crescere insieme come coppia e ora professionalmente con 4 dipendenti d’inverno e 6 d’estate.

Gavriel aperitiveria vegana - Giovinazzo

Secondo il rapporto Eurispes 2020, in Italia la percentuale dei vegetariani e vegani è dell’8,9%, un dato che continua a crescere negli ultimi anni. <<Mi sono avvicinata al vegan con l’apertura iniziale del mio negozio di prodotti senza glutine, in più Mario lavorava proprio per un’azienda vegana>>, sottolinea la responsabile, subito pronta a spiegare i motivi della svolta legati a questioni di salute ed etiche. <<Sia chiaro che il mio immaginario non contempla nemmeno l’allevamento del contadino vicino casa>>, è il monito di Lea che del suo caffè ne ha fatto un baluardo di rispetto e cura del pianeta anche in virtù dell’adesione all’app Too Good To Go, nata con lo scopo di combattere gli sprechi alimentari. L’applicazione rappresenta un modo semplice e immediato per diventare protagonisti della lotta antispreco. Le attività possono scaricarla, registrarla gratuitamente e iniziare a vendere il cibo rimasto invenduto, ma ancora buonissimo. E Gavriel, dunque, ha ben pensato di aderire a un processo di cambiamento sociale mettendo in vendita a un terzo del costo iniziale le merci sul bancone a fine giornata. L’iniziativa ha successo a detta dei gestori i quali hanno contribuito a salvare assieme ad altri 19245 posti in Italia quasi 5 milioni di pasti.

Gavriel aperitiveria vegana - Giovinazzo

Gavriel cura il cliente a partire dalla colazione con il suo cavallo di battaglia ossia gli iconici pasticciotti. Li chiedono addirittura da tutta Italia, tant’è che la coppia sta pensando d’esportarli. Questa ricetta vegana, ideata da Mario, attira pure gli onnivori, perché la specialità del luogo risiede esattamente in ciò, anzi, si potrebbe dire il miracolo: far innamorare dei loro prodotti i seguaci della carne alla stregua dei vegani. Sfilano, così, sui tavoli ben 15 varianti di pasticciotti tra cui spiccano: il pastierotto, ripieno di pastiera napoletana; l’autunno, composto da frolla all’arancia, crema pasticcera all’arancia e zucca caramellata; il bob a base di farina di farro, farina di canapa e crema di pistacchio. A suffragare la qualità di tali tipicità pugliesi ci pensano i fornitori di Gavriel che utilizza olio di produzione familiare, risveglia gli avventori con caffè Portioli e si affida agli articoli di Vegan di Amorum e Baule Volante. E non sono, inevitabili, a quanto pare, le attestazioni di stima dei clienti sui social: <<Finalmente non ho dovuto rassegnarmi alle solite verdure grigliate quando chiedo qualcosa di vegano>> e ancora <<mai trovata tanta varietà per un aperitivo totalmente vegano>>.

Gavriel aperitiveria vegana - Giovinazzo

Il ristobar non sembra risentire dalla pandemia, ahimè, ancora in corso, <<il lavoro va a gonfie vele>> afferma Lea che anticipa qualche progetto per il futuro, ad esempio la possibilità di trasformare il dietro le quinte di Gavriel in un vero e proprio laboratorio di pasticceria improntato all’esaltazione totale del pasticciotto. Intanto la locanda si converte all’occorrenza in un food truck 100% vegan in giro per l’Italia. Prossima data da segnare in agenda: il 6 e il 7 novembre nella Capitale per il Green Market Festival, l’appuntamento “sostenibile” presso l’ex Mattatoio Testaccio.

Veronica Otranto Godano

Gavriel – Via Don Francesco Piscitelli, 26
Giovinazzo (BA) 70054
Tel. 346/1852743
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