Una delle forme di “imposizioni” arbitrarie legate al possesso di un bene comunque molto diffuso come l’automobile è senz’altro il bollo auto, che rispetto all’assicurazione, che ha una funzionalità diversa, per questo il bollo auto, nota in passato come tassa di circolazione, viene generalmente “mal digerita” e mal compresa dalla maggior parte delle situazioni. Il bollo auto dopo tanti rumors, continuerà ad essere calcolato anche nel 2024 corrente, anche se non è chiarissimo a tutti come funziona, quando e come si paga ma anche come si calcola.
Il realtà la metodologia è abbastanza chiara e ciò che rende questa imposta così fastidiosa è soprattutto una questione di concetto effettivo che porta tantissimi a provare a non pagarla.
Resta però una tassa obbligatoria per chiunque possieda una automobile, a dispetto dell’utilizzo.
Come si calcola il bollo auto e come si paga?
Come per il Canone Rai infatti il Bollo Auto è una forma di imposta concepita dallo Stato italiano nei confronti della regione di residenza, ed è una imposta tributaria quindi in buona sostanza è diversa nel concetto rispetto all’assicurazione.
Il bollo auto è una tassa annuale che va pagata entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza questo significa che se ad esempio che oltre la scadenza si ha ancora un mese di tempo massimo per pagarlo, successivamente si applica un sovrapprezzo per altri “ritardi” che sono relativi al 1,5%, tra 30 e 90 giorni la sanzione sale all’1,67%, mentre oltre i 90 giorni si sale al 3,75% e via discorrendo.
Il bollo Auto può essere pagato presso le ricevitorie abilitate ma anche presso quasi tutte le app bancarie oppure con la piattaforma digitale PagoPA, abilitata al servizio.
E’ la singola regione che si occupa della forma di struttura di calcolo e pagamento della singola imposta legata al cittadino, anche se il Bollo auto è una tassa che fa riferimento alla potenza del veicolo, espressa in kw ma anche alla classe inquinante, espressa con i vari Euro 1, Euro 2, Euro 3 e via discorrendo. Veicoli che sono più potenti ed inquinano di più tendono a sviluppare una tassa effettiva più elevata, ed è possibile avere il calcolo preciso inserendo la propria targa dei veicolo sul portale ACI dedicato a questa funzione così da avere l’importo finale da pagare.
Per i veicoli che superano la potenza del motore di 185 kw esiste il Superbollo, una tassa aggiuntiva che viene calcolata di base con un sovrapprezzo aggiuntivo di 20 euro per ciascun kW che eccede i 185 kW anche se sono previste delle riduzioni di anzianità